La finanza comportamentale analizza il modo in cui i pregiudizi e le emozioni cognitive degli investitori influenzano il comportamento e le prestazioni dell’investimento.
La finanza comportamentale utilizza gli studi della psicologia, sociologia e finanza per analizzare come i fattori psicologici e sociali influiscono sulle decisioni di investimento. Mostra che gli investitori sia piccoli che quelli istituzionali commettono sistematicamente errori quando investono.
Gli investitori, per esempio, hanno difficoltà nell’interpretazione delle probabilità o si lasciano prendere dalle emozioni. Per questo motivo gli investitori sono meno razionali di quanto ipotizzato dalla finanza classica.
Essendo consapevoli di questi pregiudizi comportamentali, è possibile evitare alcuni di essi e quindi limitare il loro impatto negativo sui rendimenti.
Sul blog troverete diversi articoli che trattano l’argomento in senso lato (clicca per vederli), mentre in questa rubrica, riporteremo la spiegazione dei principali pregiudizi comportamentali ed in particolare di:
- teoria del prospetto
- effetto di disposizione
- costi irrecuperabili
- effetto gennaio
- comportamento della mandria
- contabilità mentale
- illusione del denaro
- ancoraggio
- overconfidence
- rappresentatività euristica
- dimensione del campione trascurata
- tasso di abbandono di base
- disponibilità euristica
- l’errore del cecchino del Texas
- teoria degli sciocchi
- illusione di controllo
- effetto struzzo
- pregiudizio del senno di poi
- errore del giocatore d’azzardo
- la maledizione del vincitore
- esaurimento dell’Io
- sconto iperbolico
- bias di conferma