Mi basta che il pozzo sia più profondo di me

„Il secchio gli disse: «Signore il pozzo è profondo, più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto»

Lui disse: «Mi basta, mi basta che sia più profondo di me».“

Fabrizio De André cantautore italiano 1940 – 1999

Nei precedenti articoli ho affrontato il Rischio di Sequenza (l’impatto che una sequenza negativa di rendimenti può avere sul patrimonio) una delle principali cause del Longevity Risk (rischio di sopravvivere al proprio patrimonio).

Ma come far sì che il pozzo (patrimonio) sia più “profondo” di noi, ossia ci sopravviva?

Uno dei metodi più semplici per gestire la fase di decumulo (quella che coincide con il prelievo sistematico dal patrimonio per sostenere le spese) è la “strategia dei SECCHI”.

Oltre ad investire strategicamente le risorse su diversi orizzonti temporali e bisogni, questo approccio può aiutare a ridurre il Longevity Risk.

In questo articolo spiegherò perché questa semplice strategia è così efficace e come impostarla correttamente.

Come funziona la strategia dei SECCHI.

Tale strategia, popolare negli Stati Uniti, consente di ridurre il rischio di dover smobilizzare gli investimenti in una fase di mercato avversa per soddisfare le proprie esigenze di spesa quotidiane o impreviste.

Essa prevede che a 3-4 anni dalla pensione il patrimonio finanziario venga suddiviso tra diversi portafogli (detti SECCHI), ognuno con diversi orizzonti temporali, allocazione di risorse, obiettivi e rischi.

Infatti, segmentando le risorse in secchi, ognuno dei quali con il proprio scopo ed orizzonte temporale, è possibile attingere ad alcune risorse, mentre le altre avranno il tempo per crescere di valore.

Nella sua versione base i secchi sono tre:

Secchio n.1: fornisce il reddito nei primi 3-4 anni della pensione.

Secchio n.2: copre il fabbisogno di reddito per gli anni di pensionamento dal 5° al 15° anno.

Secchio n.3: copre il fabbisogno di reddito oltre i 15 anni

La strategia si è dimostrata nel tempo efficace nell’affrontare i principali rischi che incombono nella fase pensionistica:

  • sopravvivere ai propri risparmi (rischio di longevità)
  • che l’ammontare delle spese superi il risparmio (rischio di inflazione)
  • di sperimentare un ribasso durante la pensione (rischio di mercato/di sequenza).

Il primo passo consiste nello stimare il fabbisogno di reddito durante gli anni di pensionamento. Esso può essere calcolato come semplice differenza tra flussi di cassa in entrata e in uscita previsti oppure ricorrendo ai dati pubblicati dall’Istat sulle abitudini di spesa delle famiglie.

Successivamente si procede con l’impostare i secchi con la quantità corretta di denaro per soddisfare queste esigenze.

Ci sono due modi per implementare la strategia.

Il primo, l’approccio sequenziale, comporta l’utilizzo dei fondi presenti in ciascun secchio partendo dal primo e passando poi ai successivi due.

Il secondo consiste nel riempire costantemente il primo secchio, da cui poi attingeremo le risorse necessarie, in modo che non si esaurisca mai durante il periodo di pensionamento.

Tale risultato può essere ottenuto liquidando periodicamente il guadagno realizzato dagli investimenti del secchio n.3 ed utilizzandolo per acquistare titoli da inserire nel secchio n.2 o versandolo direttamente nel secchio n.1.

I dividendi ed interessi derivanti dagli investimenti presenti nei secchi 2 e 3 saranno accreditati direttamente nel secchio n.1 o, qualora in eccesso rispetto alle esigenze di spesa di breve/medio termine, re-investiti.

Ma come strutturare ciascuno dei secchi per soddisfare le esigenze e gli obiettivi, nonché risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere?

A grandi linee ogni secchio dovrebbe essere costruito e gestito seguendo la seguente traccia:

Secchio n.1

Traguardi e obiettivi.

L’obiettivo principale è di fornire entrate per far fronte alle emergenze ed alle spese quotidiane. Ha lo scopo di alleviare il rischio di mercato, in quanto gli investimenti sono prudenti al punto da non essere influenzati in modo significativo dall’andamento dei mercati finanziari.

Scelte di investimento.

Poiché si tratta di denaro “sicuro” che deve soddisfare le esigenze di reddito a prescindere dalle condizioni di mercato gli investimenti appropriati dovrebbero essere di natura relativamente stabile come i fondi del mercato monetario, le obbligazioni a breve termine ed i certificati di deposito. Anche le rendite immediate a premio unico possono rappresentare un’opzione.

Potenziali problemi e soluzioni.

  • Il sorgere di un’emergenza che comporti una spesa tale da superare il valore di quanto presente nel secchio.

La soluzione è attingere dagli altri secchi e, quando possibile, provare a ripristinarne la consistenza.

  • Un livello di spesa troppo elevato.

La soluzione è ridurre la spesa od attingere dagli altri secchi.

  • I tassi di interesse troppo bassi per generare reddito.

La soluzione è spostare parte del denaro negli altri secchi per massimizzare le entrate finché i tassi non saranno aumentati.

Secchio n.2

Traguardi e obiettivi.

Esso contiene il denaro che è in attesa di essere sfruttato quanto si esaurirà il secchio n.1 (se si utilizza l’approccio sequenziale) o che verrà utilizzato per riempirlo. Gli investimenti al suo interno aiutano a mitigare i rischi di liquidità, market timing ed inflazione. Sono più rischiosi di quelli nel primo secchio, ma più prudenti di quelli nel terzo secchio.

L’obiettivo di investimento è la produzione di reddito (rendimento) ed in seconda battuta la conservazione del capitale.

Scelte di investimento.

Gli strumenti da prediligere sono singole obbligazioni, fondi obbligazionari, portafogli obbligazionari ladder (le cui scadenze sono scaglionate nel tempo), azioni che pagano dividendi e altri prodotti orientati al rendimento. Inoltre, possono essere prese in considerazione strategie incentrate sul reddito caratterizzate da un rapporto tra strumenti azionari ed obbligazionari bilanciato (da 30/70 a 50/50).

Potenziali problemi e soluzioni.

  • Situazione di tassi di interesse bassi che non consentono di ottenere un reddito sufficiente.

La soluzione è “raggiungere” il rendimento desiderato acquistando titoli più rischiosi e con rendimenti più elevati sulla convinzione che ci sarà tempo per recuperare eventuali perdite.

  • Situazione in cui i tassi di interesse aumentano e le quotazioni degli strumenti a reddito fisso e delle azioni calano.

Dato che questo secchio non ha bisogno di essere sfruttato fino al quinto anno è possibile attendere la ripresa delle quotazioni.

Secchio n.3

Traguardi e obiettivi.

A questo secchio sono destinati gli investimenti a lungo termine e più volatili. Il suo profilo è quindi il più rischioso, ma grazie al suo orizzonte temporale avrà maggiori possibilità di riprendersi da eventuali crisi di mercato. In genere, le attività in questo segmento sono investite in un portafoglio che mira ad una elevata crescita di valore. Gli strumenti da prediligere sono quindi azioni, materie prime, immobili e rendite differite che offrono un reddito garantito per tutta la vita. L’allocazione del portafoglio prevede una componente azionaria dal 50 al 100%.

Potenziali problemi e soluzioni.

  • L’economia è in recessione o sta entrando in recessione.

La soluzione è non fare nulla in quanto l’orizzonte temporale di lungo termine consentirà di non attingere al secchio e quindi di aspettare il recupero del valore iniziale.

L’alternativa è modificare dinamicamente l’esposizione azionaria tramite una strategia che consenta di stimare il rendimento atteso di lungo periodo mediante un’analisi della valutazione del mercato (per es il CAPE o CAEP di cui scriverò nel prossimo articolo).

Tuttavia, a fronte di diversi aspetti positivi la strategia (che per esigenze editoriali ho necessariamente semplificato) può diventare difficile da monitorare qualora implementata in un’unica posizione (per esempio depositando tutti gli strumenti dei tre secchi in unico deposito titoli). Per risolvere questo problema è consigliabile aprire un deposito titoli per ciascuno dei tre secchi. Sarà più semplice tenere sotto controllo l’andamento di ciascuno di essi ed apportare velocemente le opportune modifiche.

Un altro “difetto” consiste nella sua “noiosa” semplicità che spesso porta l’investitore ad abbandonare il piano per rincorrere soluzioni di investimento più “stimolanti” e meno disciplinate.

Machiavelli una volta disse:

“Gli uomini desiderano la novità a tal punto che quelli che stanno facendo bene desiderano un cambiamento tanto quanto quelli che stanno facendo male”.

La linea tra successo e fallimento è quindi definita dalla tolleranza alla noia e dalla predisposizione alla disciplina.

Collegando gli asset dei secchi a specifici orizzonti temporali/obiettivi ed investendoli negli strumenti appropriati, è possibile gestire in modo efficiente ed efficace le risorse necessarie e controllare l’investitore irrazionale che alberga in ognuno di noi.

E per non scordarsi qual è il corretto modo di gestire il proprio denaro basta leggere periodicamente Investors e affidarsi ad un buon consulente (che magari legga Investors).

 

PS mi scuseranno i cultori di Fabrizio De André se ho voluto dare un diverso significato alle parole della sua canzone intendendo che il pozzo fosse il patrimonio e la sua profondità la durata nel tempo.


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Mauro Pizzini

Consulente finanziario da diversi anni svolge la propria professione in un istituto bancario del Nord Italia. Iscritto albo dei promotori finanziari ha conseguito la certificazione Efa (European Financial Advisor) nel 2009 ed Efp (European Financial Planner) nel 2015. Premiato come Top Specialist ai Pfawards 2016 collabora con la rivista Investors (http://www.investors-mag.it).

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